SOTTOSOPRA La città salvata dalle donne e altri scherzi simili
Ideazione e regia Cosimo Severo drammaturgia Stefania Marrone, Cosimo Severo musiche (eseguite dal vivo) Fabio Trimigno (violino, percussioni urbane) Celestino Telera (chitarra classica, chitarra elettrica) Vincenzo Starace (viola, percussioni urbane) Vincenzo Raddato (batteria, percussioni) in scena Livia Gionfrida, Nunzia Zoccano, Antonella Pazienza, Franck Nassirou e le 15 donne di Manfredonia
Una ferita aperta e un conflitto irrisolto: la vicenda Enichem di Manfredonia, che nel 1988 ha spaccato la città sotto il peso del nodo salute/lavoro. A raccontare questa storia sono chiamate come coro le donne della città : allâavviso pubblico di laboratorio teatrale/musicale rispondono studentesse, casalinghe, insegnanti, avvocati tra i 16 e i 60 anni. Sottosopra la terra, sottosopra il potere. Un movimento di 3mila donne protesta contro una fabbrica chimica che da 20 anni minaccia con ripetuti incidenti. Sottosopra le abitudini: mogli, madri, figlie, nonne, lavoratrici, casalinghe, si ritrovano tutte le sere in piazza. Sottosopra le parole: nessuno crede più alla Politica, nessuno crede più alla stampa, la piazza crede solo alla piazza e le donne provano a credere alle donne. Sottosopra le relazioni: i vicini di casa, i conoscenti, gli amici, i familiari si dividono tra chi âpiazzaâ e chi no. Sottosopra i ruoli: gli uomini osservano, applaudono, incitano, frenano, richiamano allâordine, sospettano. Troppo tardi: sottosopra i giorni e i mesi per due anni. Un respiro e la parola delle donne.